30 gennaio 2011

La merenda dei bimbi giapponesi #1



L'aspetto curioso e colorato del tè verde brillante mescolato a chicchi di riso tostati, il profumo invitate che ricorda tanto... ma si, il popcorn! Non posso fare a meno di immaginare che questo tè sia stato creato proprio per i bimbi. Il suo nome è Genmaicha e viene dal Giappone. La tipologia prevede un mix di tè verde e riso integrale tostato e a volte può comparire qua e là qualche fiocchetto bianco "esploso". Il mio, ottenuto da agricoltura biologica, arriva dalle montagne della Prefettura di Mie, ed è mescolato a riso integrale tostato, sempre bio, proveniente dall'isola di Hokkaido. L'acqua per l'infusione non deve essere bollente, 80°C per 2 minuti ed il tè è pronto per essere gustato. Il liquido è leggermente velato dai minuscoli frammenti in sospensione,  color giallo paglierino con bei riflessi verdi, che ricordano i toni squillanti della natura in primavera. Mi piace molto il profumo di mais e fieno secco che si sprigiona, ed ancor di più quella nota tostata che mi rimanda a quand'ero ragazzina:  la pentola grossa sul fuoco, spiando di tanto in tanto sotto il coperchio, ad attendere che il mais si trasformasse completamente in goloso popcorn.


26 gennaio 2011

Castagnaccio biscuits


  


I biscotti fatti in casa di questi tempi possono sembrare veramente un lusso. Penso alla colazione appena sveglia, oppure ad una merenda sostanziosa: intingere una fogliolina friabile e profumata alla castagna, appena impreziosita dal sentore aromatico di minuscoli frammenti di giovani rametti di rosmarino, in un bel bicchiere di latte tiepido, addolcito da una goccia di miele di castagno (tanto per rafforzare il concetto), non ha prezzo. E non è neppure così impegnativo in termini di tempo: un piccolo sforzo, qualche ora passata in cucina, un occhio vigile al forno nei 10 minuti di cottura per non rischiare di rovinare tutto e... vuoi mettere il godimento!

23 gennaio 2011

Long Jing: il Re dei Tè



Il Long Jing è un tè verde cinese di alta qualità fra i più famosi ed apprezzati in patria e nel mondo degli appassionati. Viene prodotto nella provincia dello Zhejiang, ancora quasi totalmente con metodi artigianali. Quando ne ho la possibilità, preferisco sempre acquistare il raccolto di primavera perché lo trovo particolarmente intenso nel profumo e ricco al palato. Le foglie secche sono di un verde chiaro e brillante, piatte ed allungate in una tipica forma subito riconoscibile. Utilizzo acqua a 70/75°C per circa 3/4 minuti. L'infusione è limpida, giallo paglierino che tende al dorato, ed il profumo è intenso ed aromatico, erbaceo e vegetale, fresco insomma. Riconosco il sentore tipico della castagna bollita e delle verdure al vapore, il che mi fa pensare ad un tè da sorseggiare con pietanze semplici, adatte ad un pasto leggero: pesce bianco al forno e verdure miste appena scottate, condite con una vinaigrette aromatizzata agli agrumi. A proposito di castagne... sta nascendo un'idea per la prossima merenda!




19 gennaio 2011

Baci di dama...buona la seconda







Quando una ricetta non riesce come previsto le mie reazioni sono due: abbandono l'impresa per sempre, oppure caparbiamente ci studio sopra e ritento, magari sarò più fortunata. Così è stato per i baci di dama, quel tipo di biscottino che ho sempre acquistato già confezionato, di fattura industriale o di pasticceria, ma che mi sono spesso ripromessa, prima o poi, di fare da me. Quando ho trovato la ricetta fra le pagine di un bel libro uscito da pochissimo e pieno di golose idee dolci e salate, mi sono messa all'opera. Avevo anche dell'ottima farina di nocciole che mi avrebbe evitato il lavoraccio di ottenerla dalle nocciole intere. Qualcosa però non ha funzionato, vuoi l'esposizione minimalista del procedimento, vuoi la mia ingenuità nel non valutare che con tutto quell'impasto non ci si potessero fare solo 20 pezzi (40 gusci) come recitava la ricetta e che ci fossero certamente dei passaggi sottintesi (!), il risultato è stato un mega-baciozzo di forma rettangolare tipo mattonella.

16 gennaio 2011

Semplice semplice

Poco tempo a disposizione + voglia di qualcosa di dolce ma non troppo complicato + intento svuota-frigo = Sfoglie con mele renette e cocco




Chi non tiene in frigo un rotolo di pasta sfoglia fresca  per le emergenze? Eccone qua uno pronto all'uso. Ritagliare dei dischi di pasta di 12-13 cm e cospargere con abbondante cocco disidratato. Posare al centro di ogni disco una fetta di mela renetta (o golden) sbucciata, de-torsolata e tagliata a fette di mezzo cm. Cospargere con micro fiocchetti di burro e una spolverata di zucchero di canna e infornare a 200°C finché le sfoglie non saranno ben gonfie e dorate. Attendere giusto il tempo di far intiepidire.

13 gennaio 2011

Yutaka Midori from Japan



Adoro il tè verde giapponese. Per molti mesi ho navigato fra le pagine di questo sito chiedendomi se fosse il caso di fare il grande passo e ordinare. Poi è arrivata la primavera e la risoluzione è stata presa: che Shincha sia. Così finalmente ho avuto il mio primo pacchetto (velocissimo, eh eh,  mica stanno a pettinar le bambole laggiù) a cui poi, l'anno seguente, ne è seguito un altro. Per carità, non che qui non se ne trovi di apprezzabile, ma i tè di Kevin sono tutta un'altra storia. La loro freschezza e ricchezza aromatica è sublime. Oggi mi sono dedicata alle multi infusioni di Yutaka Midori "Kaoru Supreme LE", un tè del raccolto 2010 proveniente dalla prefettura di Kagoshima e lavorato a vapore forte. Succoso, dissetante, molto equilibrato, erbaceo e dolce allo stesso tempo, delizioso! Pure un ottimo digestivo quando esagero a tavola!
Dimenticavo, very important, per apprezzare al meglio la prima infusione utilizzare acqua a 75°C per 1 minuto 1/2, per le infusioni seguenti bastano 30 secondi.

10 gennaio 2011

Torta morbida all'arancia e mandorle




I giorni di festa sono definitivamente archiviati, ma ancora qualche rimanenza di regali dolci e panettoni staziona in dispensa. Buon per me, così risolvo la questione del cosa si mangia per colazione in questa prima settimana di rientro alle attività lavorative, che poi sarebbe per me la settimana della pigrizia culinaria! Questa torta non è quindi un prodotto recente, bensì un colpo di fulmine dello scorso inverno. Il dolce in questione era il tema del mese di marzo di un bel calendario, anzi Cavolendario, che da qualche anno porto a stampare e rilegare e che mi tengo appeso in cucina come fonte di ispirazione (ho già anche fatto la ricetta di gennaio 2011!). Questo è proprio il periodo delle arance più buone e succose, quindi mi premurerò di recuperare al più presto gli ingredienti e riaccendere il forno! Il risultato sarà un dolce morbido e fresco, dalla consistenza leggermente bagnata per l'umidità rilasciata dalla frutta e dalla farina di mandorle.

5 gennaio 2011

Cioccolato, pera e zenzero



L'idea pera + zenzero l'ho recuperata dalla torta "Nero di Velluto", proposta dalla maestra pasticcera Artemisia al corso di pasticceria e pasta fresca frequentato la scorsa primavera. Dunque, pera + cioccolato è un grande classico. Mi attirava invece la nota agrumata e piccantina dello zenzero, che effettivamente si è rivelata interessante. Poi però ho cambiato la base morbida al super-cioccolato (che deve essere buono, mi raccomando, un bel fondente 70% non guasterebbe), provando varie ricette lette su libri e nel web, fino ad ottenere la quantità di impasto adeguata allo stampo piuttosto piccolo  che volevo utilizzare (21/23 cm circa) e la consistenza fondant perfetta per me.

3 gennaio 2011

Avalokitesvara?!

Immagine tratta dal web.  ENUUI.ORG

Avalokitesvara, chi era costei? Eh eh...non è uno scioglilingua! Trattasi di mitica figura del Buddhismo mahāyāna, la Dea di Ferro della Misericordia (o della Compassione), che gli appassionati di tè conoscono bene poiché dà il suo nome ad uno degli oolong più rinomati e famosi di Cina e Taiwan: il Tie Guan Yin.


Tutta la spiega per dire che l'ultimo tè gustato per merenda è proprio questo, uno dei miei preferiti di sempre. Le foglie secche sono verde medio, strettamente appallottolate, è per questo che l'acqua deve essere molto calda, 90/95°C e il tempo d'infusione di circa 5 minuti (alla maniera europea, se parliamo di Gong Fu Cha è tutta un'altra storia, ma appunto ne parliamo un'altra volta). Le foglie devono avere il tempo e lo spazio per svolgersi e rilasciare al liquido oli essenziali ed aromi. Il colore del tè è giallo paglierino, i profumi delicati ricordano quelli di un bouquet di fiori recisi, iris e gardenia... un'estasi da paradiso Buddhista?



 


La leggenda del Tie Guan Yin. C'era un tempo un contadino, buddhista molto devoto. Ogni giorno preparava una tazza di tè e la offriva alla dea Guan Yin. Una notte la dea gli apparve in sogno e gli raccontò di una pianta di tè che cresceva in una fenditura di un dirupo. Gli disse di andare a prenderla e farla crescere presso casa sua, traendone beneficio per sé ed i suoi discendenti. Gli raccomandò inoltre di non essere egoista e di condividere con gli altri tale fortuna. Il contadino fece esattamente come gli era stato suggerito in sogno. Portata a casa la pianta la chiamò poi Tie Guan Yin per onorare la generosa divinità. 

1 gennaio 2011

La merenda di mezzanotte...Buon 2011 a tutti!


Ieri pomeriggio mi sono alacremente applicata in cucina per la preparazione di svariati spuntini appetitosi da portare a quella che non voleva essere una cena, bensì uno spiluccare in attesa della mezzanotte. Beh, alla fine abbiamo mangiato tutti abbondantemente e avanzato per il pranzo del primo giorno dell'anno. Avrei anche voluto fotografare la mia produzione, ma la luce serale era pessima, quindi oggi veloce scatto alla rimanenza prima di far definitivamente sparire il tutto.


Minicake cavolfiore/curry. Esistono molte versioni di questa ricetta con miriadi di aggiunte o sostituzioni. Il bello è che si può personalizzare all'infinito. L'ispirazione viene da questo libricino, con le ricette della mia foodblogger, foodphotographer e foodwriter preferita, ricchissimo di idee e che tengo sempre a portata di mano.
Cuocere al vapore 200g di cavolfiore, sminuzzare in piccoli pezzi e tenere da parte. Sbattere 3 uova con 10cl di latte e 10cl di olio (io ho usato l'olio di noci comprato in Francia quest'estate, ma per un risultato più delicato va bene un olio d'oliva dal gusto gentile tipo Garda). Incorporare 180g di farina e 50g di pecorino stagionato, saporito e deciso, grattugiato grossolanamente. Aggiustare di sale e pepe, aggiungere secondo il proprio gusto il curry in polvere, il cavolfiore e 1 cucchiaio di lievito in polvere non zuccherato. Mescolare e distribuire l'impasto in 12 piccoli stampi da muffin o tortine e cospargere di pistacchi (ma anche nocciole o noci) grossolanamente tritati. Infornare a 180°C per circa 20 minuti o finché la superficie non sarà dorata al punto giusto. Io preferisco gustarli ancora caldi o tiepidi!